«Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?»

«Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?»

Ed ecco un tale, uno senza nome, gli corre incontro: come uno che ha fretta, fretta di vivere. Come faccio per ricevere la vita eterna? Gesù risponde elencando cinque comandamenti e un precetto (non frodare) che non riguardano Dio, ma le persone; non come hai creduto, ma come hai amato.  Maestro, però tutto questo io l’ho già fatto, da sempre. E non mi ha riempito la vita.

Vive quella beatitudine dimenticata e generativa che dice: «Beati gli insoddisfatti, perché diventeranno cercatori di tesori». Ora fa anche una esperienza da brivido, sente su di sé lo sguardo di Gesù, incrocia i suoi occhi amanti, può naufragarvi dentro:

Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò.

E se io dovessi continuare il racconto direi: adesso gli va dietro, adesso subisce l’incantamento del Signore, non resiste a quegli occhi… Invece la conclusione del racconto va nella direzione che non ti aspetti: Una cosa ti manca, va’, vendi, dona ai poveri… Sarai felice se farai felice qualcuno; fai felici altri se vuoi essere felice.

Il maestro buono non ha come obiettivo inculcare la povertà in quell’uomo ricco e senza nome, ma riempire la sua vita di volti e di nomi. E se ne andò triste perché aveva molti beni.

Nel Vangelo molti altri ricchi si sono incontrati con Gesù: Zaccheo, Levi, Lazzaro, Susanna, Giovanna. Che cosa hanno di diverso questi ricchi che Gesù amava, sui quali con il suo gruppo si appoggiava? Hanno saputo creare comunione: Zaccheo e Levi riempiono le loro case di commensali; Susanna e Giovanna assistono i dodici con i loro beni (Luca 8,3).

 

Le regole del Vangelo sul denaro si possono ridurre a due soltanto:

  • non accumulare,
  • quello che hai, ce l’hai per condividerlo.

Non porre la tua sicurezza nell’accumulo, ma nella condivisione.
Seguire Cristo non è un discorso di sacrifici, ma di moltiplicazione: lasciare tutto ma per avere tutto. Infatti il Vangelo continua: Pietro allora prese a dirgli: Signore, ecco noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito, cosa avremo in cambio?
Avrai in cambio cento volte tanto, avrai cento fratelli e un cuore moltiplicato.
Non rinuncia, se non della zavorra che impedisce il volo, il Vangelo è addizione di vita.