«Non abbiate paura»

Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».   Lc 21,7-9

Gesù non rimane al livello della informazione che gli viene chiesta, non si ferma alla superficie delle cose, ma va al profondo e pur descrivendo quel che accadrà al di “fuori” dell’anima (segni, catastrofi, disastri che farebbero perdere la speranza a chiunque…) si premura di vigilare sul “dentro” dell’anima. Rilassante e confortante quel “fate attenzione a non essere ingannati” e quel “non abbiate paura”. Non si dovrà avere paura neppure quando la “disgrazia” toccherà da vicino, al punto da venire chiamati in giudizio e condannati a causa sua.
Anche allora suonerà come musica per le orecchie dell’anima quel “ritenete per sicuro che non vi dovete preoccupare”… Certo sarà dura, anzi durissima soprattutto quando addirittura i propri consanguinei remeranno contro e ci odieranno… ma “ma neppure un capello del vostro capo sarà perduto”.
E così, la martellante serie di raccomandazioni a non aver paura di niente, si chiude con un apprezzamento formidabile rivolto a chi saprà vivere di perseveranza e con il solito paradossale e quasi minaccioso monito “chi perderà la propria vita la salverà, chi vorrà salvare la propria vita la perderò”. Qualche ricercatore attento ha scoperto che il monito a “non aver paura” ricorre per ben 365 volte nel testo della Bibbia… Quando Gesù insegnerà a pregare come Dio comanda inventerà su due piedi il Padre nostro dove si recita “dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Questa insistenza sul “presente” (che qualcuno ha definito “il punto di contatto tra l’eternità e il tempo” mettendo in guardia contro la subdola tentazione di preoccuparsi del domani…) ci obbliga ad una serenità quotidiana nel modo di vivere il proprio tempo… appunto perché nutriti dal “Pane” fresco di giornata e da quell’integratore e tonificante dell’anima costituito dalla speranza gioiosa.